sabato 28 luglio 2007

ACARI DELLA POLVERE come farli fuori



A volte una semplice aspirapolvere non è sufficente per eliminare acari di grosse dimensioni, e qui parliamo di esseri dai 90kg in su, specie quelli ubriachi e in fase di maschilismo notturno...

L'ACARO DELLA POLVERE GIGANTE
se lo conosci lo eviti

Si tratta di un essere, va be, "essere" è già troppo per lui, è una cosa, che a prima vista sembra umano, ma non lasciatevi ingannare, essa è solamente dotata delle funzioni elementari del mondo animale, infatti respira, più spesso rantola, ha un apparato digerente, e infatti rutta, probabilmente li sotto lo spesso strato adiposo c'è anche qualcosa che assimiglia a un sistema circolatorio .. chissà.
Ma ahimè, la sua evoluzione di specie si ferma lì, al cervello rettiliano.
Gli ultimi studi sull'acaro della polvere hanno scoperto che questi esseri hanno anche una vita sociale, si tratta naturalmente di un bisogno primario; ad esempio, per stabilire all'interno del branco il capo, organizzano delle vere e proprie competizioni di rutto, a volte accompagnate da spettacolari esibizioni di aerofagia, soprattutto nella stagione degli amori, cioè sempre.
Molto spesso tentano l'accoppiamento, ma non esistono femmine di questa specie, così spaziano la loro ricerca verso la specie homo sapiens, senza però saper distinguere tra i due sessi.
Abbiamo avuto occasione di osservare un acaro della polvere, un esemplare enorme, che cercava un primo approccio con alcune femmine di sapiens. Molto interessante osservare come la comunicazione verbale risultasse a lui sconosciuta, infatti l'essere gode dell'uso della parola, ma alla pari di un pappagallo, non ne conosce il significato. A volte parla, sì, dice delle parole in sequenza, sembra anche convinto di comunicare qualcosa, e guarda l'altro con fare interrogativo, forse nemmeno lui sa cosa sta facendo...
L'acaro della polvere non è nocivo, ma è meglio sbarazzarsene alla svelta. A volte basta mandarlo via con dei gesti, lui capisce la comunicazione non verbale, se non è troppo complessa.
Se è in fase amorosa, risulta invece più insistente, specialmente se in gruppo. In questi casi occorre agire sulla sua enorme ingordigia, offrirgli una birra in cambio della sua dipartita sembra funzionare... ma se anche questo non basta, costruite con gli avanzi dell'ultimo mese un salsicciotto, lanciatelo a qualche metro da lui, facendoglielo prima annusare, e allontanatevi.

mercoledì 25 luglio 2007

ACARI DELLA POLVERE

Il sole era già tramontato quando le balde giovani ci accingevano a partire, con solo quattro ore di ritardo sulla tabella di marcia, caricando il vecchio camper (Grazie Mara!!!!!) di viveri e birre...

ESSENTIAL
patè di pomodori secchi
insalata di riso
birra
costume

EXTRAS
rhum legendario elixir
lime
menta
crema solare

... ma si sa, il mondo è imprevedibile...
infatti giunte al primo autogrill, dopo circa 200 metri in linea d'aria dal luogo della partenza, ci fermammo per una sosta...
colte da fame decidemmo di improvvisare una cena a base di patatine, insalata di orzo e birra... dopo aver scrozzato a quattro palmenti ci dirigemmo spavalde al punto di ristoro, per un meritato caffè, quand'ecco che l'incontro ci fu fatale...

No! Non potevamo lasciarla lì, tutti i nostri occhi erano puntati su di lei, affascinati, ammirando la sua forma, che aleggiava tra la toilette e la nutella monodose, sospinta dal muoversi dell'aria che gli ignari visitatori causavano al loro passaggio...
La decisione fu immediata, la rapimmo, così la Bufala fu finalmente tra le nostre mani... mascotte del nostro viaggio...

Era ormai mezzanotte, era ora di partire, raggiungemmo la costa ligure solo alle 4.00, grazie alla guida di Gengi, grazie agli 80 km orari del mezzo. Si decise per un parcheggio in lungomare, pronte all'indomani pre affrontare nuove e avvincenti avventure...

TO BE CONTINUED

lunedì 16 luglio 2007

Con i piedi per terra...



... non sarò mai, mi sa...
romanticamente innamorata di un Paese che è a cavallo tra l'occidente e il terzo mondo, in modalità discendente... dove trovare un lavoro è difficile, dove le conoscenze fanno più dei tuoi talenti, dove chi ha l'invalidità sta bene e chi è invalido rischia di morire in sale di attesa, dove i collaboratori di giustizia sono stipendiati e poi arrestati, dove l'età media in parlamento è di 77 anni, dove se ti fai una canna sei un drogato, ... mi chiedo spesso se rimanere qui a cercare di cambiare le cose, semplicemente agendo nel modo giusto può funzionare, se c'è speranza, o se non fosse meglio partire di nuovo e tornare dove la vita puzza un po' meno...

lunedì 2 luglio 2007

shine

ho male a tutti i muscoli, il trasloco mi ha massacrato, la stufa in ghisa è pesante... ecco perché hanno inventato il riscaldamento a termosifoni! ho un mezzo strappo sotto una scapola e sono STANCA MORTA, e se penso che devo ancora mettere tutto a posto...
prima notte nella nuova casa, mi piace la prima notte in un posto nuovo, come dormire la prima volta insieme con un uomo, è un contatto intimo con il posto, adesso è casa mia... anche se è ancora mezza vuota... si sente il suono del campanile, è meraviglioso, lo adoro, mi emoziona... richiama in me una sensazione che è molto precisa, difficile da descrivere... da piccola in vacanza al lago maggiore con i nonni, ricordo le sere fresche di luglio quando in fondo alla salita degli alpini, passando da un sentiero male illuminato, si raggiungeva la festa del paese ...dentro di me questo ricordo ha un'odore forte, un suono, e dei colori precisi, era tutto sempre un po' deserto, sempre poca gente, timida e le falene volavano attorno ai lampadari immobili appesi ai fili, una pista da ballo di quelle di legno che fanno rumore, e le musiche più assurde che ci si può immaginare... io e altri bambini ruzzolavamo in giro facendo danni a destra e a manca, sotto gli occhi dei nonni, che facevano attenzione che non ci si facesse male...
ricordo poi una scorciatoia, ma la potevamo fare solo se c'erano dei 'grandi' che bisognava attraversare lo 'stradone' (in realtà una strada statale poco frequentata), e bisognava saltare giù passando in mezzo a una sorta di guardrail bianco e nero, che non dimenticherò mai... ricordo mio nonno che mi insegnava a saltare piegandomi sulle ginocchia per ammortizzare
ricordo che era impossibile che l'acqua non uscisse dal secchio, eppure lui lo faceva roteare e non ne versava neanche una goccia, e ricordo le ginocchia sbucciate, e i pesci fritti e il mercato e gli elettrodomestici che erano una novità, riordo il muretto dove c'erano sempre i motorini parcheggiati e i ragazzi che fumavano le prime sigarette...
ricordo un sacco di cose... ma adesso vado a farmi la doccia